Operatori di comunità

Per parlare di comunità e costruire comunità, bisogna essere presenti nella comunità.

E’ per questo che abbiamo ritenuto importante prevedere la presenza di operatori di comunità a Jesi, creando il contenitore “In.con.tra.Jesi”.

In questo modo il Festival si connette maggiormente al territorio, collegandosi e collaborando con i servizi (CAG e Radio TLT, ad esempio) e con altre progettazioni presenti. In particolare con “I love Jesi”, finanziato dalla Fondazione Cariverona, con “Elementi Educ@tivi”, finanziato dal Dipartimento delle politiche della famiglia – Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il Piano Regionale Integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) e Dipendenze Tecnologiche (DT), finanziato dalla Regione Marche e dall’Asur A. V. 2, che hanno permesso e permettono di portare avanti una serie di iniziative per le/i ragazze/i e per la comunità:

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Maneggiare le parole

Da giugno ad agosto 2023, negli spazi esterni del CAG del Vallato di Jesi, si è svolto con cadenza settimanale il Laboratorio di costruzione e riuso creativo “Maneggiare le parole”, per un totale di 6 incontri della durata di 2 ore e 30. Hanno partecipato 9 ragazzi/e di età compresa tra i 16 e i 26 anni.
Il laboratorio è nato anche grazie alla partecipazione al Tavolo delle politiche giovanili del Comune Jesi nel quale la Consulta delle nuove generazioni ha dimostrato interesse verso l’iniziativa del bookcrossing di cui il territorio di Jesi è sprovvisto. Sulla base di ciò, gli operatori di prossimità della Cooperativa Sociale COOSS Marche hanno pensato di offrire un contributo all’iniziativa organizzando un laboratorio, rivolto ad adolescenti, di costruzione di casette con oggetti di riuso e materiali di recupero per lo scambio di libri. È stato chiamato come esperto di riuso Andrea Accoroni che ha guidato i partecipanti nell’ideazione e nella strutturazione dei progetti.
L’attività è stata realizzata in collaborazione con la Consulta delle nuove generazioni, la Cooperativa Sociale Costess, il Centro di Aggregazione Giovanile di Jesi e l’associazione Anémos o.d.v.
L’attività ha avuto le seguenti finalità: rendere i ragazzi protagonisti di un lavoro che portasse alla creazione di un prodotto finale nell’ottica della collaborazione; testare le proprie attitudini nella costruzione e nel riuso creativo; aprire un dialogo e creare uno spazio sicuro di comunicazione e di condivisione; stimolare la creatività e favorire l’espressione costruendo qualcosa destinato all’intera cittadinanza.
Dopo aver concordato con i ragazzi, nei primi incontri, le modalità, i materiali e le postazioni per le casette, si è partiti con la progettazione e la raccolta dei materiali. I partecipanti sono stati chiamati a stimolare la loro creatività per trovare nuovi utilizzi a oggetti altrimenti destinati ad essere smaltiti. I progetti sono stati interamente sviluppati dai partecipanti.
Da settembre le 6 casette costruite saranno installate in varie zone di Jesi (Parco del Vallato, Parco del Ventaglio, Giardini Pubblici, ascensore in Piazza della Repubblica, Campo Boario; una casetta sarà itinerante)  e verranno riempite con libri forniti dalla Consulta delle nuove generazioni del Comune di Jesi e da chiunque vorrà poi contribuire lasciando un proprio libro. La particolarità di questo scambio di libri è quella di poter inserire in ogni libro una traccia personale attraverso una sottolineatura di un passaggio importante, un segnalibro o qualsiasi segno si voglia lasciare.
Nelle casette sarà possibile anche trovare il racconto ideato all’interno del Laboratorio di scrittura collettiva “Punti di (S)vista”, dal titolo “L’altra faccia della cometa”.

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Punti di (s)vista

Da marzo a maggio 2023, nei locali del CAG di Jesi, si è svolto il Laboratorio di scrittura collettiva “Punti di (s)vista”, che ha avuto una durata di 10 incontri da 2 ore ciascuno. Hanno partecipato 9 ragazzi/e di età compresa tra i 13 e i 20 anni.
È stato ideato un racconto a più mani da parte dei ragazzi del territorio, esplorando i diversi punti di vista che si possono avere di una storia, con il supporto dello scrittore Alessandro Morbidelli.
L’esperto, attraverso attività di gruppo, esercizi e giochi, ha guidato i partecipanti nell’ideazione e nella strutturazione del racconto. I partecipanti si sono messi alla prova apprendendo tecniche di scrittura, la gestione dei personaggi e la caratterizzazione di ambienti e vicende.
Tutti gli incontri sono stati supervisionati dagli operatori di prossimità Carlotta Mariani e Filippo Santi che, oltre agli aspetti organizzativo-logistici, si sono occupati sulla formazione del gruppo e del coordinamento di questo negli incontri di scrittura in cui non era presente l’esperto.
L’attività ha avuto come finalità quella di rendere i ragazzi protagonisti di un lavoro di squadra che portasse alla creazione di un elaborato nell’ottica della collaborazione, stimolare la creatività e favorire l’espressione attraverso la scrittura e sviluppare le abilità di narrazione.
Alcune copie del racconto verranno lasciate nelle casette del bookcrossing, realizzate grazie al laboratorio “Maneggiare le parole”, in modo tale da renderlo fruibile alla cittadinanza.

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Fotosintesi di comunità

Dal 12 ottobre al 14 dicembre 2022, nei locali del CAG di Jesi, si è svolto il Laboratorio di fotografia e comunità rivolto ai ragazzi del territorio.
Hanno partecipato 12 ragazze, dai 14 ai 18 anni, che si sono incontrate per 9 mercoledì, dalle 14.30 alle 16.30.
Il laboratorio è stato organizzato dagli operatori di comunità in collaborazione  con gli operatori sociali Andrea Rossi e Lorenzo Leoni, con cui le ragazze hanno discusso e sperimentato i concetti di comunità, e con la fotografa Francesca Tilio. Durante il laboratorio le ragazze hanno svolto le seguenti attività: giochi finalizzati a stimolare osservazione e capacità espressiva, uscite per fotografare, visione di lavori e progetti di fotografi di fama internazionale, selezione collettiva delle immagini scattate.
Il laboratorio è stato inoltre un tempo per stare e fare insieme.
Sono state allestite dalle partecipanti due mostre aperte alla cittadinanza il 18/12/2022 presso lo studio di Francesca Tilio e il 10/02/2023 presso il Chiostro di S. Agostino di Jesi.

 

 

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Jesi in uno scarabocchio

Le due mappe nascono dalla volontà di dare voce ai ragazzi del territorio; il laboratorio che ne ha permesso la realizzazione è stato organizzato dalla Cooperativa Sociale COOSS all’interno dei progetti “Elementi educ@tivi”, “Piani del dipartimento Dipendenze Patologiche (DDP)” e “Piano regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico (GAP)”, con la collaborazione della Cooperativa Sociale  Costess, della web-radio TLT, del Centro di aggregazione giovanile di Jesi e di Acca Academy.

L’attività è stata svolta parallelamente da due gruppi, guidati dagli operatori di comunità e dagli esperti di Acca Academy, con incontri settimanali da novembre 2021 ad aprile 2022.

L’obiettivo del progetto è stato la creazione di una mappa illustrata della città di Jesi fatta interamente dai ragazzi dalla scelta dei luoghi fino all’aspetto grafico, con la finalità di esprimere come viene vista Jesi dai ragazzi della Vallesina.

Qui di seguito i link delle interviste in radio ai partecipanti di “Jesi in uno scarabocchio”:

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Formazione per la comunità educante

Grazie al Festival dell’educazione e al Progetto “Intrecci Educativi”, finanziato dalla Fondazione Con i bambini, da ottobre 2020 ad aprile 2021 si è svolta on line la formazione con l’Associazione “Maestri di strada” di Napoli per lo sviluppo della comunità educante “Per crescere un bambino ci vuole un villaggio”. I relatori Filomena Carillo, Silvia Mastrorillo e Cesare Moreno ci hanno accompagnato per 5 incontri raccontandoci le loro esperienze di comunità a Napoli, le metodologie utilizzate e offrendoci tanti spunti di riflessione. Abbiamo fatto esperienza delle mappe di comunità, che sono “rappresentazioni che testimoniano il valore umano, storico e documentale del passato, promuovono il presente vivo dei territori e consentono di progettarne insieme il futuro” e dei gruppi multivisione, “il cui compito non è quello di fare sintesi ma quello di costruire una narrazione dove i diversi e gli opposti convivono, e in cui troviamo un filo che fa di noi la comunità, un filo nel quale anche il dolore trova un posto. La multivisione si occupa di noi e di fare in modo che noi siamo un gruppo coeso, che non cerca l’unità fuori di sé o dentro un sapere costituito ma costruiamo il nostro sapere strada facendo.”

La formazione per la comunità educante è proseguita, allargandosi a livello regionale, grazie al Progetto “Intrecci educativi”, con un incontro il 20 maggio 2021.

Il 15 settembre 2021 abbiamo effettuato un incontro in presenza a Jesi, con 14 operatori sociali del territorio, facendo esperienza di cosa sia la mappa di comunità, di cui ci avevano parlato i “Maestri di strada”. Un itinerario per osservare la città con occhi diversi. Ogni tappa, scelta da ciascun partecipante, una storia personale o pubblica, un punto di vista, un aneddoto. Questa giornata è stata la parte finale della formazione svolta, ma vogliamo che sia anche l’inizio di nuove esperienze di comunità, che possano valorizzare le energie dei ragazzi e del nostro territorio.